ARCHIVIO
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L’Archivio dell’Arcadia, costituito a partire dal 1690 con testi relativi alla vita dell’Accademia e all’attività culturale dei suoi membri, conserva due nuclei di documentazione, entrambi in fase di inserimento all’interno dell’Archivio digitale. Le modalità per consultare i documenti del primo nucleo sono le medesime che regolano la richiesta dei manoscritti della Biblioteca Angelica; invece, per quelli del secondo nucleo è necessario scrivere all’indirizzo archivio@accademiadellarcadia.it.
Il primo nucleo – Volumi rilegati
Al primo nucleo appartengono tre serie di carte rilegate in volume (l’ultimo restauro risale al 1977-1978): i Manoscritti, gli Atti Arcadici e i Cataloghi degli Arcadi.
La serie dei Manoscritti raccoglie testi letterari in versi e in prosa, lettere, bozze, documenti amministrativi e contabili databili dalla fine del Seicento all’Ottocento. Ai quaranta volumi rilegati che compongono la serie si è aggiunto un fascicolo con due lettere di Metastasio. Le carte sono descritte in Arcadia – Accademia letteraria italiana. Inventario dei manoscritti (1-41), a cura di Barbara Tellini Santoni, Roma, La Meridiana, 1991. Una descrizione più dettagliata e aggiornata è disponibile nel portale Manus on line.
Gli Atti Arcadici, sette volumi rilegati inseriti nella suddivisione generale dell’Archivio nella serie che raccoglie i verbali e i documenti prodotti dagli organi accademici, raccolgono prevalentemente i verbali delle assemblee dei soci. I primi quattro riguardano la custodia di Crescimbeni (1690-1728). C’è poi una lacuna per gli anni dal 1728 al 1771; il quinto volume, che va dal 20 agosto 1772 all’8 luglio 1790 ed è relativo alla custodia di Pizzi, contiene i verbali delle adunanze. Il sesto volume, che comprende carte relative alla custodia di Pizzi e all’inizio di quella di Godard, copre in gran parte lo stesso periodo del precedente (dal luglio 1772 al 1792), ma riporta verbali di nomine, diplomi, fondazioni di colonie e fatti di rilievo. Il settimo raccoglie carte risalenti al periodo tra il 25 novembre 1790 e il gennaio 1824, coprendo quindi per intero il custodiato di Godard (si segnala però la presenza di carte bianche al posto dei verbali dal 1810 al 1813).
Dei Cataloghi degli Arcadi sono disponibili al pubblico i primi 10 volumi, che registrano i soci dell’Accademia dal 1690 al 1869, con varie lacune. Un elenco degli Arcadi relativo al periodo che va dalla fondazione dell’Accademia a tutto il Settecento è raccolto nel volume Gli Arcadi dal 1690 al 1800. Onomasticon, a cura di Anna Maria Giorgetti Vichi, Roma, Arcadia – Accademia Letteraria Italiana, 1977. Per il periodo che va dal custodiato di Godard (oltre il 1800) al custodiato di Bartolini, conclusosi nel 1916, è in corso di compilazione un nuovo onomasticon.
Il secondo nucleo – Carte sciolte
Il secondo nucleo di documentazione, del quale si sta ultimando la descrizione analitica, è raccolto in 126 faldoni custoditi presso l’archivio dell’Accademia. Il materiale, ormai completamente censito e riordinato, completa idealmente, a livello cronologico e tematico, il primo nucleo. Le carte coprono per la maggior parte il periodo che va dalla fine del custodiato di Godard a tutto l’Ottocento e arrivano fino agli anni Settanta del Novecento, ma comprendono anche alcuni documenti – rimasti fuori dal precedente riordinamento e rinvenuti in fase di inventariazione – relativi ai primi decenni dell’Arcadia e, più in generale, al XVIII secolo. Tra questi si segnala la corrispondenza riconducibile ai custodiati da Crescimbeni a Godard, che si aggiunge alle lettere già raccolte nei volumi manoscritti; altrettanto rilevanti sono i componimenti letterari in verso e prosa e la documentazione relativa all’amministrazione dell’Accademia dagli inizi fino agli ultimi decenni del Diciottesimo secolo.
In fase di riordinamento le carte sono state suddivise in serie con l’obiettivo di rispecchiare il più dettagliatamente possibile le attività dell’Accademia, volendo idealmente richiamare la suddivisione delle carte riscontrabile in alcune sezioni dei manoscritti. Le serie individuate, a loro volta organizzate in sottoserie e fascicoli, raccolgono tra le altre cose i verbali e gli atti degli organi accademici, le carte contabili e amministrative, le carte prodotte durante le diverse attività pubbliche dell’Accademia, vale a dire conferenze, corsi, accademie, atti e proclamazioni. Tra queste ultime si segnalano le carte dedicate agli annoveramenti in Arcadia di Corilla Olimpica, Bernardino Perfetti, Alfieri e Goethe ed altre figure di spicco.
La serie più corposa, e per certi versi la più significativa per la ricostruzione della vita accademica, è quella della corrispondenza: il materiale – che fino ad oggi conta 14 buste e 16 fascicoli per un totale di circa 6000 unità documentarie – è stato riordinato seguendo il criterio cronologico dei custodiati e, al suo interno, descritto analiticamente indicando mittente, destinatario quando diverso dal custode generale, data topica e cronologica.
Altre serie sono state dedicate alle carte relative al Bosco Parrasio e alla sua gestione, alla formazione e alla gestione della Biblioteca dell’Arcadia da parte di Stefano Ciccolini e alla documentazione relativa alla Protomoteca Capitolina, che per un periodo fu sede delle adunanze e delle conferenze arcadiche.
Nella serie dedicata alle Pubblicazioni sono state raccolte sia le pubblicazioni non direttamente prodotte dall’Accademia, seguendo la divisione operata in un precedente tentativo di riordinamento, sia le carte attinenti alla pubblicazione del Giornale arcadico o ad altre monografie attribuibili a membri dell’Accademia.
La serie che raccoglie i Componimenti letterari si ricongiunge e completa idealmente la raccolta di poesie e prose letterarie consultabile nei Manoscritti; nell’ordinare le carte si sono volute mantenere le suddivisioni operate nei precedenti tentativi di riordinamento, ovvero la ripartizione – per esempio – tra testi manoscritti e a stampa, la divisione cronologica delle opere secondo i custodiati o quella, più corposa, che vede i testi ordinati alfabeticamente secondo il nome dell’autrice o dell’autore. Per facilitare la ricerca e la consultazione, ovviando alla difficoltà delle diverse ripartizioni, nel database e nell’inventario vengono indicati per ogni componimento il titolo o l’incipit dello stesso e, dove possibile, l’autore o l’autrice e la data. A queste raccolte in versi si aggiungono le prose e le dissertazioni, una raccolta di scritti in prosa di vario argomento ed epoca.
La parte più consistente della documentazione di questo secondo nucleo è senza dubbio quella relativa ai custodiati di Stefano Ciccolini (1869-1888) e Agostino Bartolini (1888-1916), soprattutto per quanto riguarda la fitta corrispondenza, che somma più di 3000 lettere, e le carte legali, amministrative e contabili, tra le quali segnaliamo la documentazione relativa a diverse cause e giudizi che hanno coinvolto i custodi e che riguardano, tra le altre cose, la gestione economica dell’Accademia e delle sue sedi. Di particolare interesse, a questo proposito, sono le carte relativa alla causa tra il custode Ciccolini e Zamboni.
Alla documentazione propriamente arcadica, prodotta cioè nello svolgimento delle attività dell’Arcadia e dei suoi custodi, e strettamente inerente alla vita e alla gestione dell’Accademia, si sono aggregati nel tempo all’archivio storico dell’Accademia alcuni fondi personali, giunti in Arcadia per lo più tramite donazioni. Tra questi, il fondo per ora più consistente è quello del latinista, professore e poi rettore della Sapienza, Giuseppe Cugnoni, il cui archivio personale è conservato in ben 36 buste di documentazione. Dell’archivio di Cugnoni, oltre a una vasta corrispondenza ordinata cronologicamente che va dal 1858 al 1906, fanno parte anche le carte di Luigi Maria Rezzi, Giuseppe Antonio Sala e monsignor Tioli.
Gli altri fondi personali aggregati sono quelli di Giovanni Battista Marsuzi, di Isidoro Carini – quest’ultimo formato per la maggior parte dagli appunti preparatori alla sua storia dell’Arcadia – di Baldassarre Capogrossi, tra le cui carte si segnala la raccolta di documentazione relativa a diverse accademie romane, come l’Accademia Tiberina, l’Accademia dell’Immacolata Concezione e molte altre, di Tommaso Gnoli, in larga parte relative proprio all’Accademia Tiberina, e infine le carte di Teresa De Dominicis Venuti e Gaspare Landi.
È attualmente in fase di riordinamento e inventariazione un altro fondo, quello della professoressa Silvia Rizzo, che si andrà ad aggiungere all’Archivio storico dell’Accademia come fondo personale aggregato.