L’Arcadia augura serene vacanze estive

Attività del prossimo anno accademico 

02 agosto 2024

Carissime e carissimi,
augurandomi che riceviate questa mail avendo l’Arcadia sia dentro che fuori di voi, ovvero distesi nel verde lungo un corso d’acqua o sulle rive di un lago o laghetto – ma vale anche la spiaggia, autorizzata dall’egloga piscatoria -, e se ancora non vi foste col corpo, augurandomi che ci possiate essere già con la mente, vi invio un breve ragguaglio sulle attività che abbiamo in programma per il prossimo anno arcadico, che inaugureremo il 26 settembre al Bosco Parrasio, dove Gabriele Frasca parlerà della sua poesia con Dalmiro Egineo (Massimiliano Tortora). Spazio ai poeti di oggi anche per una delle nostre tre feste grandi, ovvero l’anniversario della nostra fondazione: il 5 ottobre alla Biblioteca Angelica Menalca Tasio (Alessandro Fo) coordinerà un pomeriggio di letture, presentazioni e discussioni di poesia, nel quale si succederanno Francesco Bargellini, Roberta Dapunt, Simona Mancini e Matteo Pelliti. La seconda «festa grande» era l’anniversario della rogazione delle Leges Arcadum, che celebreremo il 24 maggio al Teatro Tordinona, di nuovo con Menalca Tasio, il quale ci condurrà in un percorso sulla poesia nel e per il carcere dall’Ottocento ai giorni nostri. Forse faremo qualcosa al Tordinona anche per Natale, la nostra terza e maggiore festa, anzi «Festa Tutelare»; ma questo è ancora in pectore. Chiuderemo l’anno il 10 luglio al Bosco Parrasio, ascoltando e parlando della poesia di Umberto Fiori attraverso le domande e le sollecitazioni di Dalmiro Egineo.
Il ciclo delle nostre conferenze, che, secondo recente ma già consolidata «costumanza», si svolgeranno presso la Fondazione Camillo Caetani, si avvierà il 24 ottobre con Albio Cesare Cassio, che parlerà dell’Arcadia nel mondo antico, per proseguire il 5 dicembre con Giovanna Frosini, il 16 gennaio con Iñigo Ruiz Arzalluz (Argisco Ibleo), il 13 febbraio con Cristina Savettieri, il 6 marzo con Andrea Mazzucchi, il 10 aprile con Simona Morando.

Avremo poi alcuni seminari e convegni che vedranno l’Arcadia in veste di organizzatrice o di coorganizzatrice. Il primo si terrà alla Fondazione Caetani il 30 e il 31 ottobre ed avrà per titolo Una repubblica nelle sue parole: Arcadia, 1690-1772: tenteremo di leggere la vicenda dell’Arcadia attraverso alcune parole chiave, che rappresentino categorie culturali rimaste attive per un lunghissimo arco temporale. Il 21 e il 22 novembre torneremo alla contemporaneità con il convegno Giovanni Giudici: un poeta intellettuale, promosso da Dalmiro Egineo (Massimiliano Tortora), che rientrerà nelle iniziative organizzate per il centenario della nascita di Giudici; dopo i convegni dedicati alla poesia e ai rapporti di Giudici con la tradizione e con le letterature straniere, l’incontro romano sarà dedicato all’attività saggistica e alla figura dell’intellettuale. È ormai una cara tradizione la nostra presenza alla Giornata mondiale della poesia: il 21 marzo presso la Biblioteca Angelica terremo la quarta edizione di Ascoltando le Rime degli Arcadi, sempre per le cure del nostro Niceste Abideno (Massimiliano Malavasi), che sarà animata dagli interventi di quattro studiosi, dalle letture di Arianna Ninchi e dalla musica del maestro Alberto Ruocco. L’8 maggio terremo un seminario di studi su Lingua e letteratura cortigiana nel primo Cinquecento, curato da Diodoro Delfico (Pietro Petteruti Pellegrino) e Roberto Vetrugno. Il 5 giugno, presso la Fondazione Camillo Caetani, si svolgerà la seconda edizione del Seminario di filologia Silvia Rizzo, curato da Nemesia Idalia (Monica Bertè) e da chi vi scrive. Saremo coorganizzatori del convegno La poesia d’occasione tra Cinquecento e Ottocento. Problemi, forme e tradizione dei testi, che si terrà presso l’Università di Losanna dal 10 al 12 giugno, con la speranza che sia un’occasione per riflettere a mente serena, e con un taglio cronologico ampio, su quello che è forse, e senza forse, il più vituperato tra i generi, se genere si può definire. Dal 24 al 26 giugno, sempre presso la Fondazione Camillo Caetani, si terrà il nostro convegno annuale, che sarà dedicato al tema del recupero e dello studio dell’arte e dell’architettura di Roma medievale tra la fine del Seicento e i primi decenni del Settecento, recupero e studio che vide protagonisti molti dei primi Arcadi; il convegno sarà organizzato da Claudia Bolgia e Manuela Gianandrea.

Anche quest’anno torneremo a calcare i palcoscenici, in particolare al Tordinona, che sta ormai diventando un luogo arcadico, con due eventi dedicati alla letteratura dialettale romana: il primo avrà per titolo Giuseppe Gioachino Belli e il mondo teatrale romano della prima metà dell’Ottocento, spettacolo per la regia di Renato Giordano, e si svolgerà in due repliche il 23 e il 24 novembre, il secondo sarà un’inchiesta-spettacolo curata da Cratino Emeresio (Claudio Costa), che il 19 dicembre spazierà tra Pascarella, Zanazzo e Trilussa. Il 19 dicembre sarà anche il compleanno di Eurideo Lisiano (Francesco Sabatini), che per lunghi anni ha dato il suo contributo al Savio Collegio d’Arcadia: il nostro intento è quello di organizzare per lui in quel giorno un piccolo festeggiamento al Teatro Tordinona, prima dello spettacolo che ho appena menzionato. Il 30 gennaio saremo di nuovo al Tordinona, dove Marco Guardo terrà una lezione-spettacolo su Eleonora Duse tra letteratura e cinema, in occasione del centenario della scomparsa della grande attrice, che ricorre quest’anno. Il 16 febbraio (chi guarda il calendario non si stupisca del fatto che sia domenica) presso la Biblioteca Angelica Sonia Bergamasco dialogherà con Cleorinda Aracinzia (Floriana Conte) sul ruolo che i classici, intesi nella più ampia accezione, hanno avuto nel suo percorso di artista, regista e scrittrice.
Ma tutte queste iniziative, delle quali a tempo debito riceverete, come sempre, specifica notizia tramite i nostri canali, sono ancora in fondo al binocolo rovesciato con cui si guarda l’autunno, e il prossimo anno accademico, dal vestibolo delle vacanze.
Io non posso che augurarvi che ci rimanga a lungo, mentre trascorrete la migliore delle estati, e inviarvi il più affettuoso saluto del vostro

Agesia Beleminio

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