Addio a Manlio Pastore Stocchi

6 giugno 2021 

Ci ha lasciato, improvvisamente, il Professore Manlio Pastore Stocchi in Arcadia Emaro Simbolio, Socio corrispondente dal 2004, ordinario dal 2006, membro del Comitato scientifico per le pubblicazioni dell’Accademia, ha curato con Maria Luisa Doglio i volumi Rime degli Arcadi I-XIV, 1716-1781. Un repertorio (2013) e Rime degli Arcadi I-XIV, 1716-1781. Un’antologia (2019).

È stato ordinario dapprima di Filologia medioevale e umanistica e poi di Letteratura italiana nell’Università di Padova, dove si è formato alla scuola di Vittore Branca. È stato condirettore di numerose riviste e socio di diverse Accademie, tra cui l’Accademia dei Lincei e l’Istituto Veneto di Scienze Lettere ed Arti, di cui è stato Vicepresidente. Nel 1997 ebbe il premio di Filologia e Linguistica istituito dal Ministero per i Beni culturali e ambientali.

Se mostrò da subito una forte predilezione per la ricerca filologico-umanistica, di cui dette prova insigne nell’edizione dell’incompiuta Miscellaneorum centuria secunda del Poliziano, curata magistralmente con Vittore Branca, una singolare intelligenza critica e finezza interpretativa Manlio Pastore Stocchi dispiegò negli studi di storia della letteratura italiana: una produzione vastissima, su autori maggiori e minori dal Duecento all’Ottocento, spaziante tra antico e moderno, tra letteratura e vita civile, raccolta in diversi volumi.

Un interesse particolare egli ha rivolto alla cultura artistica dall’età neoclassica (fu membro del Consiglio scientifico dell’Istituto di ricerca per gli studi su Canova e il Neoclassicismo di Bassano del Grappa). E di lui si ricorda anche la progettazione e la direzione (con Girolamo Arnaldi) della monumentale Storia della cultura veneta, avviata da Gianfranco Folena, e di edizioni delle opere di Giacomo Zanella e di testi di Carlo Goldoni.

Oltre allo studioso raro, di Manlio Pastore Stocchi piace ricordare, non marginalmente, e con grande nostalgia, l’affabilità pur in una natura schiva, la finezza d’animo, il consiglio e l’aiuto donati discretamente, la parola affascinante, una saggezza di vita ispirata all’epicureo Λἀθε Βιώσασ, il cui ideale egli amava ricordare.

Claudio Griggio

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