Poesia, oleografia o storia culturale? Ritratto di Ila Orestasio, un Arcade senza pretese
Maurizio Campanelli
Angelo Antonio Somai fu uno dei primi annoverati in Arcadia, col nome di Ila Orestasio, nell’aprile del 1691, quando aveva poco più di vent’anni; divenne subito Sottocustode ed ebbe poi ripetute cariche nel Commune pastorale, prendendo parte a tutte le vicissitudini dei primi decenni di vita dell’Arcadia. Nel 1728 passò i suoi componimenti ai nipoti, che nel 1736 curarono un’edizione delle Poesie toscane e latine che apparve col sigillo dell’Arcadia. Morì nel 1745. I testi raccolti nel volume del 1736 furono quasi tutti composti per le ragunanze arcadiche o per accademie e conversazioni che orbitavano intorno all’Arcadia, nel cui Archivio si conserva un buon numero di componimenti letti da Somai al Bosco Parrasio, non tutti confluiti nella tarda edizione a stampa. Ila Orestasio incarnò perfettamente natura e orizzonti dell’Arcadia di Crescimbeni, ponendosi sempre al servizio del Commune, mai fuori dal coro, ma non senza una sua specifica fisionomia di poeta. Ricostruendo presenza e ruolo avuti da Ila al Bosco Parrasio e nelle vicende dell’Arcadia, non senza offrire una piccola antologia dei suoi testi in italiano e in latino, l’articolo si propone anche come un invito a tracciare altri profili degli Arcadi delle origini.
Parole chiave: Arcadia; poesia; latino; Roma; accademie.
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Illustrious Arcadians: Corelli and Pasquini from Rome to Europe
Angelo Antonio Somai was one of the first enrolled in Arcadia, under the name of Ila Orestasio, in early 1691, when he was in his early twenties; he was the first Subcustodian, held many positions and took part in all the events of the first decades of the pastoral Commune’s life. In 1728 he passed his poems to his nephews, who in 1736 published a book of Poesie toscane e latine that appeared under the seal of Arcadia. Somai died in 1745. The texts collected in the 1736 volume were almost all composed for Arcadian meetings or for academies and literary cenacles, that orbited around Arcadia, in whose Archive a good number of compositions read by Somai at the Bosco Parrasio are preserved, not all of which were included in the late printed edition. Ila Orestasio perfectly embodied the nature of Crescimbeni’s Arcadia, always serving the Commune, never causing trouble, but displaying some traits of originality in his poetry. By reconstructing Ila’s presence and role in Arcadia, with an anthology of his Italian and Latin poems, the paper is also intended as an invitation to trace other profiles of the early Arcadians.
Keywords: Arcadia; poetry; latin; Rome; academies.