Per Annibal Caro iconografo: sui suggerimenti a Giorgio Vasari per gli affreschi della loggia Altoviti

MARTINA CATERINO

Negli ultimi mesi del 1553, Giorgio Vasari si trovava occupato a Roma nella decorazione della loggia del palazzo cittadino di Bindo Altoviti, mecenate e banchiere esule di origini fiorentine. Desideroso di raggiungere quanto prima la Firenze di Cosimo I, il pittore chiese ad Annibal Caro dei consigli iconografici per ultimare il programma pittorico della loggia. Il letterato propose le allegorie dei dodici mesi dell’anno, sfruttando assai probabilmente un romanzo greco del secolo XII, Gli amori di Ismenio. Il saggio esamina i suggerimenti del segretario farnesiano, chiarendone la gestazione tramite alcuni autografi di Caro conservati tra le carte Vasari. Osservando che l’artista trasgredisce le indicazioni del letterato nella raffigurazione di Marzo e Aprile, si evidenzia una carta dell’archivio Vasari in cui si leggono le allegorie dei due mesi suddetti, suggerite da un personaggio poco noto che supplì a Caro, e per il quale si avanza una plausibile identificazione.

Parole chiave: Iconografia; Annibal Caro; Giorgio Vasari; Palazzo Altoviti; Roma; Archivio Vasari; Bindo Altoviti.

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Annibal Caro as an iconographer: on his suggestions to Giorgio Vasari concerning the frescoes in the loggia Altoviti

At the end of 1553, Giorgio Vasari was in Rome decorating the loggia of the urban residence of exiled patron of the arts and banker of Florentine origins Bindo Altoviti. As he wished to return as soon as possible to Florence, ruled at the time by Cosimo I, the painter asked Annibal Caro for advice about how to complete the iconography of his painting project for the loggia. The man of letters suggested the allegories of the twelve months, being most likely inspired by a twelfth-century Greek novel, The Story of Hysmine and Hysminias. This essay discusses the  recommendations offered by the Farnese secretary, and retraces Caro’s steps through some of the autograph manuscripts preserved in the Vasari Archive. While the artist refrained from following Caro’s directions for the depiction of March and April, a less renowned adviser is plausibly identified, in lieu of Caro, as the source of those two allegories, by virtue of a document in the Vasari Archive which describes them.

Keywords: Iconography; Annibal Caro; Giorgio Vasari; Palazzo Altoviti; Rome; Vasari Archive; Bindo Altoviti.