Imitatio, aemulatio, novitas nella poesia latina dell’Arcadia

Maurizio Campanelli

Attraverso uno spoglio di testi italiani e latini recitati al Bosco Parrasio nella prima metà del Settecento, e di altre fonti coeve in vario modo afferenti all’Arcadia, si recupera una piccola serie di testimonianze su letture di auctores antichi da parte dei poeti latini dell’Arcadia, mostrando come anche nella poesia latina scritta per le ragunanze continuasse a operare il dualismo imitatio-aemulatio, di matrice umanistico-rinascimentale. Il fatto che la poesia composta per il Bosco Parrasio, anche latina, fosse destinata a una fruizione orale, attraverso la recita, lascia tuttavia emergere una terza categoria, quella della novitas, che è esplicitamente proposta in vari testi, ma con definizioni e finalità di volta in volta diverse: se ne recuperano e analizzano alcuni specimina, primi reperti di un campo d’indagine vasto e ancora tutto da esplorare.

Parole chiave: latino; imitatio; aemulatio; novitas; canone; recita.

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Imitatio, aemulatio, novitas in the Latin Poetry of Arcadia

Through a selection of Italian and Latin texts recited at the Bosco Parrasio in the first half of the 18th century, and other contemporary sources in various ways pertaining to Arcadia, the article recovers some passages relating to the readings of ancient auctores by the Latin poets of Arcadia, showing how the imitatio-aemulatio dualism, of Renaissance origin, continued to operate even in the Latin poetry written for Arcadian meetings (the ragunanze). Since the poetry composed for Bosco Parrasio, also in Latin, was intended for oral use, through recitation, a third category emerges, that of novitas, which is explicitly proposed in various texts, but with different definitions and purposes from time to time: some are recovered and analyzed, the first findings of a vast field of investigation, which is still to be explored.

Keywords: latino; imitatio; aemulatio; novitas; canon; recital.