Il gioco del fiore e del sospiro. Amore fra gli impossibili di Girolamo Gigli e l’educazione sentimentale in Arcadia
Enrico Zucchi
Il contributo prende in esame il libretto di Girolamo Gigli Amore fra gli impossibili al fine di mostrare come esso contribuisca al dialogo intorno al rilancio della letteratura teatrale che avveniva alla fine del Seicento all’interno dell’Accademia dell’Arcadia. Concentrandosi in particolare sulla rappresentazione del «gioco del fiore e del sospiro», che funge da mise en abyme dell’opera, e sull’alta densità di riferimenti intertestuali, che vanno dalle Metamorfosi di Ovidio al Don Chisciotte di Cervantes, passando per la tradizione del dramma pastorale italiano del Cinque e del Seicento, l’articolo mostra come Gigli accolga soltanto in parte le istanze riformatrici di Giovan Mario Crescimbeni, nei confronti delle quali non risparmia frecciate ironiche.
Parole chiave: Girolamo Gigli; Pastorale; gioco; Giovan Mario Crescimbeni; Letteratura teatrale.
The Game of Flower and Sigh Amore fra gli Impossibili by Girolamo Gigli and Sentimental Education in Arcadia
The essay examines the libretto by Girolamo Gigli Amore fra gli Impossibili in order to show how it contributes to the debate on the revival of theatrical literature that took place at the end of the seventeenth century within the Academy of Arcadia. Focusing in particular on the representation of the «game of flower and sigh» (‘gioco del fiore e del sospiro’), which serves as the mise en abyme of the work, and on the high density of intertextual references, ranging from Ovid’s Metamorphosis to Cervantes’ Don Quixote, and includes the sixteenth- and seventeenth-century Italian pastoral drama, the essay argues how Gigli only partially accepts the reforms suggested by Giovan Mario Crescimbeni, not sparing the latter some cutting remarks.
Keywords: Girolamo Gigli; Pastoral; Game; Giovan Mario Crescimbeni; Theatrical Literature.