Arcadizzare Sergardi. Un’epistola latina di Euristene Aleate ad Alfesibeo Cario
Maurizio Campanelli
Il primo volume degli Arcadum Carmina (1721) contiene un’epistola in esametri di Niccolò Avanzini a Crescimbeni. Il testo mostra fin dall’esordio il carattere di una satira nello stile di Giovenale, cosa che rappresenta un unicum non solo negli Arcadum Carmina, ma forse in tutta la produzione ufficiale dell’Arcadia degli anni di Crescimbeni. Nell’epistola dialogano l’autore e il custode, attaccando, in maniera allora violenta, Cacula, un arrampicatore sociale che millanta una cultura che non possiede. In realtà la satira è scritta nello stile di Sergardi, che nelle sue satire aveva spesso fatto riferimento all’Arcadia e ne aveva cercato il consenso, senza trovarlo. Il testo dell’Avanzini, che si conclude a sorpresa, si rivela dunque per un esperimento, ovvero il tentativo di mostrare come si sarebbe dovuto regolare Sergardi, se avesse voluto far accettare le sue satire in Arcadia.
Parole chiave: Satira; Latino; Roma; Arcadia; Accademia; Comunità.
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Sergardi Arcadian Style. A Latin Epistle of Euristene Aleate to Alfesibeo Cario
The first volume of the Arcadum Carmina (1721) contains an epistle in hexameters to Crescimbeni by Niccolò Avanzini. The text shows from the very beginning the features of Juvenal’s Satires. It is a unique case not only within the Arcadum Carmina, but perhaps in all the books published by the Arcadia during Crescimbeni’s years. In the text the author and the Custodian engage in a dialogue attacking Cacula, a social climber who claims to master a culture he does not have. Actually, the satire is written in the style of Sergardi, who in his Latin satires had often referred to the Arcadia, seeking, and not obtaining, its support. So Avanzini’s text, which ends with a little surprise, turns out to be an attempt to show what lines Sergardi should have followed if he wanted to have his satires accepted in Arcadia.
Keywords: Satire; Latin; Rome; Arcadia; Community.